Chi conosce Lugagnano da almeno 25 anni, conosce la storia di don Eros, questo lugagnanese doc, figlio del “Bati”, don erosnato e cresciuto nella casa che sta al centro del paese, tra le due piazzette di fianco alla banca, con la vocazione missionaria come il fratello don Roberto, di 9 anni più grande, ma che per non lasciar soli i genitori senza figli vicini, scelse di rimanere in Italia, dove fu’ curato a Lugagnano per un decennio, a partire dal 1976 e poi in varie parrocchie della provincia, sino all’ultima a Castelnuovo. Ora che i genitori se ne sono andati, alla bellezza di 64 anni, ha deciso di coronare il suo sogno missionario, partendo per la stessa missione in Argentina di suo fratello.
Da lugagnanese don Eros è sempre stato legato al suo paese e già nei primi anni da curato si prodigò per salvaguardare qualche pezzo della diroccata chiesetta del Carmine e San Rocco alla Messedaglia. Grande è stato dunque il suo stupore e la sua meraviglia nello scoprire recentemente il prezioso e curato restauro della chiesetta frutto del lavoro degli Alpini di Lugagnano e ultimato un paio di anni fa. Così, in una partecipata celebrazione religiosa di saluto, lo scorso gennaio, presso una stracolma chiesetta ha voluto quasi ringraziare uno ad uno gli Alpini per il lavoro fatto presso l’edificio e ha voluto fare un dono alla chiesa: tre volti, presumibilmente la Sacra Famiglia, provenienti da una pala che era posta sopra l’altare della chiesolina e che lui stesso recuperò dalle macerie 30 anni fa. Dell’intera pala le uniche parti che si poterono recuperare furono questi 3 volti, che furono restaurati da un famoso restauratore della curia di quegli anni. Ora queste tre immagini sono ritornate nella loro casa e fanno bella mostra sul lato destro della navata. Un altro pezzo importante che va ad aggiungersi all’importante lavoro degli Alpini di Lugagnano. I ringraziamenti sono poi proseguiti in Baita, con una cena comunitaria, dove si sono rinverditi vecchi ricordi e amicizie e il Gruppo ha avuto modo di salutare i due missionari in partenza, contribuendo anche con un’offerta economica alla loro opera in Argentina.

Informazioni aggiuntive